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mummie

  Venerdì, 14 Dicembre 2012
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Come si svolgeva la mummificazione in Egitto?
11 anni fa
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#1361
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Gli imbalsamatori riempiono le loro siringhe di olio di cedro e ne ricolmano l'addome del morto, senza praticare alcuna incisione,iniettando semplicemente il liquido attraverso l'ano e assicurandosi che non esca. In seguito imbalsamano il corpo per il numero di giorni prescritto. L'ultimo giorno, lasciano uscire l'olio che avevano iniettato: questo olio è così forte che porta via con sé tutte le interiora e gli intestini di sotto, cosicché alla fine non rimangono che la pelle e le ossa.

Prevedeva, attraverso l'incisione addominale, l'estrazione degli intestini, dello stomaco, del fegato e dei polmoni.
Si puliva l'addome sciacquandolo con vino di palma e spezie tostate,si riempiva quindi l'addome con mirra pura macinata,cassia e altre spezie.
Le viscere estratte dal corpo del defunto venivano poi collocate in un cofanetto, diviso internamente in quattro parti con coperchi a forma di teste umane. Più tardi si usarono i vasi canopi che avevano sempre quattro teste: nel periodo dei Ramessidi, rappresentavano i quattro figli di Horus.
Daumutef,il vaso con la testa di sciacallo, conteneva lo stomaco.
Quebehsemut, il falco, conservava gli intestini.
Nel vaso con la testa umana, quella di Ismet, veniva riposto il fegato.
Quello di Hapy,con la testa di babbuino,conteneva i polmoni.
I canopi erano spesso fatti di calcite e venivano collocati nelle tombe in un cofano apposito. I reni, spesso considerati come sede delle emozioni, e il cuore, che serviva al defunto per essere giudicato, venivano ricollocati nel corpo svuotato.
Anche il cervello era asportato tramite un'incisione praticata nel cranio o attraverso le narici per mezzo di uncini e veniva sostituito da una calotta di metallo.
Le viscere erano imbalsamate come il corpo e avvolte in bende separatamente.
Il corpo veniva poi sistemato sotto mucchi di natron asciutto, un sale naturale che si trovava in abbondanza nel letto di un lago prosciugato nel Delta occidentale (l'odierno Wadi el-Natrun); il natron è composto essenzialmente di cloruro di sodio e contiene un'alta percentuale (17%) di bicarbonato di sodio,indispensabile per la riuscita del procedimento. Questo sale assorbiva i liquidi del corpo che, dopo circa 70 giorni diventava un solido guscio non più soggetto alla decomposizione.
Quando la mummia era pronta veniva purificata e i sacerdoti procedevano alla bendatura.
Si usavano bende di lino, spesso quelle stesse che si aveva a disposizione in casa; solo per i faraoni, i loro familiari e gli alti dignitari si usavano bende tessute appositamente.
Prima venivano bendati gli arti e le articolazioni e poi tutto il corpo, le braccia erano fasciate intorno al corpo e le gambe unite insieme.
Mentre si collocavano i vari strati di lino, si inserivano anche gli amuleti in punti fissi e il sacerdote recitava le formule per assicurare l'efficacia del procedimento.
Spesso, finita la bendatura, si poneva una maschera sul volto del defunto, d'oro e d'argento per i re, di cartapesta dipinta, ossia di papiro e lino mescolati a gesso,per i meno abbienti.

L'ho ricopiato da un articolo di giornale spero ti sia utile ciao.
11 anni fa
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#1361
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Gli imbalsamatori riempiono le loro siringhe di olio di cedro e ne ricolmano l'addome del morto, senza praticare alcuna incisione,iniettando semplicemente il liquido attraverso l'ano e assicurandosi che non esca. In seguito imbalsamano il corpo per il numero di giorni prescritto. L'ultimo giorno, lasciano uscire l'olio che avevano iniettato: questo olio è così forte che porta via con sé tutte le interiora e gli intestini di sotto, cosicché alla fine non rimangono che la pelle e le ossa.

Prevedeva, attraverso l'incisione addominale, l'estrazione degli intestini, dello stomaco, del fegato e dei polmoni.
Si puliva l'addome sciacquandolo con vino di palma e spezie tostate,si riempiva quindi l'addome con mirra pura macinata,cassia e altre spezie.
Le viscere estratte dal corpo del defunto venivano poi collocate in un cofanetto, diviso internamente in quattro parti con coperchi a forma di teste umane. Più tardi si usarono i vasi canopi che avevano sempre quattro teste: nel periodo dei Ramessidi, rappresentavano i quattro figli di Horus.
Daumutef,il vaso con la testa di sciacallo, conteneva lo stomaco.
Quebehsemut, il falco, conservava gli intestini.
Nel vaso con la testa umana, quella di Ismet, veniva riposto il fegato.
Quello di Hapy,con la testa di babbuino,conteneva i polmoni.
I canopi erano spesso fatti di calcite e venivano collocati nelle tombe in un cofano apposito. I reni, spesso considerati come sede delle emozioni, e il cuore, che serviva al defunto per essere giudicato, venivano ricollocati nel corpo svuotato.
Anche il cervello era asportato tramite un'incisione praticata nel cranio o attraverso le narici per mezzo di uncini e veniva sostituito da una calotta di metallo.
Le viscere erano imbalsamate come il corpo e avvolte in bende separatamente.
Il corpo veniva poi sistemato sotto mucchi di natron asciutto, un sale naturale che si trovava in abbondanza nel letto di un lago prosciugato nel Delta occidentale (l'odierno Wadi el-Natrun); il natron è composto essenzialmente di cloruro di sodio e contiene un'alta percentuale (17%) di bicarbonato di sodio,indispensabile per la riuscita del procedimento. Questo sale assorbiva i liquidi del corpo che, dopo circa 70 giorni diventava un solido guscio non più soggetto alla decomposizione.
Quando la mummia era pronta veniva purificata e i sacerdoti procedevano alla bendatura.
Si usavano bende di lino, spesso quelle stesse che si aveva a disposizione in casa; solo per i faraoni, i loro familiari e gli alti dignitari si usavano bende tessute appositamente.
Prima venivano bendati gli arti e le articolazioni e poi tutto il corpo, le braccia erano fasciate intorno al corpo e le gambe unite insieme.
Mentre si collocavano i vari strati di lino, si inserivano anche gli amuleti in punti fissi e il sacerdote recitava le formule per assicurare l'efficacia del procedimento.
Spesso, finita la bendatura, si poneva una maschera sul volto del defunto, d'oro e d'argento per i re, di cartapesta dipinta, ossia di papiro e lino mescolati a gesso,per i meno abbienti.

L'ho ricopiato da un articolo di giornale spero ti sia utile ciao.
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