Si tratta di una popolazione indigena del Mali, piuttosto conosciuta tra gli appassionati di “ufologia” e misteri spaziali. La loro mitologia parla apertamente di incontri con divinità venute dallo spazio ma, prova più concreta della loro competenza astronomica, è la conoscenza dal 3000 a.C. dell’esistenza di Sirio B, da noi fotografata solo nel 1970, una minuscola stella che forma un sistema binario con la più nota Sirio A, totalmente invisibile a occhio nudo! Non solo le diedero nell’antichità il nome di “Digitaria”, ma la consideravano formata dalla “materia più pesante dell’universo”, ben prima che gli astrofisici ipotizzassero la straordinaria densità delle “nane bianche”.