A differenza dell'epoca moderna, dove ogni persona è libera di indossare abiti del colore che preferisce, nel Medioevo e nel Rinascimento esistevano rigidi codici di utilizzo dei colori, ognuno con particolari significati, vediamo qualche esempio.
Il rosso era simbolo di regalità, potere, ricchezza e protezione; il giallo era collegato al tradimento (Giuda di solito era raffigurato in abiti di tale colore), e veniva utilizzato per distinguere ed emarginare ebrei e prostitute; il verde era legato alla pazzia; il blu era simbolo di fedeltà e regalità; grigi e marroni erano gli abiti dei contadini e degli ordini mendicanti, colori associati a povertà, modestia e religiosità; il nero rimandava all'umore melanconico degli amanti infelici, alla penitenza e al lutto; infine il bianco, come odiernamente, era associato alla purezza, all'innocenza e alla compassione.